“Il mio modo di essere” nella relazione con l’altro si basa su un approccio umanistico integrato, dove è la relazione stessa a guidare il processo di cambiamento.
L’approccio umanistico pone al centro l’essere umano, inteso nella sua globalità, microcosmo all’interno di un macrocosmo da cui è influenzato e a sua volta influenza. Protagonista è la persona, il suo vissuto e il significato che la stessa persona gli attribuisce. Fondamentale è il concetto di autorealizzazione, ossia la tendenza naturale di ognuno a muoversi verso la scoperta e l’espressione delle proprie specifiche potenzialità.
Secondo l’Approccio Centrato sulla Persona, fondato da Carl Rogers, infatti, la persona è vista come un essere globale, unico e irripetibile, una totalità psico-fisica che tende all’autodereminazione. In quest’ottica, il compito dello psicologo diviene quello di facilitare lo sviluppo delle capacità per auto-comprendersi, per modificare e per migliorare il proprio comportamento. Lo psicologo, creando un clima di accettazione, empatia e responsabilizzazione, facilita il percorso di auto-realizzazione della persona, attraverso l’utilizzo di un metodo non direttivo.
Grande attenzione è data alla consapevolezza di sé, alla manifestazione dei talenti inespressi, alle spinte creative, al riconoscimento della libertà e della responsabilità di scelta, alla qualità delle relazioni, alla dimensione etica insita in ogni singolo individuo, alla progettazione di un futuro che abbia un senso per la persona, in un’ottica di miglioramento della qualità della vita.
In contrapposizione ad una visione determinista e meccanicista dell’essere umano, la psicologia umanistica ne promuove una concezione che lo pone come agente attivo e responsabile della sua vita. Nell’ambito di una visione olistica e quindi complessiva della persona, vista nella sua interezza di mente, corpo ed emozioni, le tecniche e le modalità di intervento utilizzate sono di conseguenza finalizzate all’integrazione psico-corporea e alla realizzazione personale.
In accordo con questo orientamento, credo che ogni persona, e la relazione che con essa si va creando, sia unica e irripetibile e per questo cerco di adeguare il percorso terapeutico alla complessità e all’unicità di ciascuna persona, dei sui bisogni e necessità del momento.
“Esiste un curioso paradosso: quando mi accetto così come sono, allora posso cambiare”. Carl Rogers