Gestire l’ansia attraverso il grounding e la respirazione

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L’ansia si fa sentire attraverso il corpo: palpitazioni, sudorazione, respiro affannoso, fatica, tensione muscolare, tremori e molti altri sintomi fisici. Proprio attraverso il corpo puoi imparare a regolarla portando l’attenzione all’esperienza corporea che stai vivendo. Ascoltando ciò che l’ansia ha da raccontarti.

Grazie agli esercizi di bioenergetica è possibile lavorare sulle tensioni muscolari e psicologiche che limitano il respiro e generano l’ansia, riportandoci ad un nuovo equilibro tra corpo, mente ed emozioni.

Nell’approccio bioenergetico vengono valorizzati gli aspetti soggettivi legati alle espressioni delle emozioni che sono verbali e corporee. La persona viene aiutata ad attualizzare i propri vissuti emozionali e a riviverli nell’espressione corporea. Si genera così la possibilità di esprimere il proprio vissuto interiore, in un processo di ristrutturazione emotiva, cognitiva e corporea.

Le tecniche corporee, e in particolare la respirazione, sono facili strumenti che si può imparare ad utilizzare anche al di fuori del setting terapeutico per affrontare e gestire l’ansia.

L’obiettivo è riconnettere l’esperienza del corpo e della mente. Infatti, comprendere ciò che avviene nel proprio corpo quando si vive uno stato d’ansia ci aiuta a superare il momento di panico partendo dall’ascolto e dalla comprensione del sintomo.

Lo scopo quindi non è eliminare il sintomo, l’ansia, ma divenire protagonisti e consapevoli di quello che ci sta accadendo, attraverso l’ascolto delle sensazioni fisiche e delle emozioni, recuperando così la propria identità corporea. Imparare a sentirsi nel proprio corpo e nelle proprie emozioni permette di acquisire gli strumenti interni necessari per poter affrontare i momenti di difficoltà. Questo alimenta la fiducia in sé e nelle proprie possibilità: un circolo virtuoso che lascia sempre meno spazio all’ansia e permette di riconquistare il proprio benessere.

Ti propongo una breve esperienza corporea che ti permetterà di regolare le emozioni e aumentare il senso di sicurezza personale attraverso il grounding e la respirazione.

Questo esercizio si chiama Bend Over ed ha la funzione di migliorare il proprio grounding. Se eseguita correttamente, la posizione, insieme alla respirazione addominale, provoca delle vibrazioni involontarie nelle gambe. Non ti preoccupare, significa che le tensioni iniziano a sciogliersi e, mano a mano, le vibrazioni diventano più sottili e piacevoli. Le vibrazioni sono espressione dell’energia vitale. Per questo, l’invito è di non spaventarsi ma di accoglierle sentendole profondamente. Il Bend Over ci aiuta a recuperare una respirazione naturale, più rilassata, a lasciare andare pensieri e preoccupazioni e sentirsi più radicati e quindi più sicuri sulle proprie gambe che proprio grazie a questo esercizio, mentre respiro e schiena si rilassano, si attivano e recuperano energia.

Iniziamo dalla posizione di grounding: in piedi, preferibilmente scalzi, le gambe aperte alla stessa larghezza delle spalle e le ginocchia leggermente flesse. Molto lentamente iniziamo a piegarci in avanti, verso il basso, partendo con il portare il mento verso lo sterno e poi, piano piano, andando giù con la testa. Il peso della testa porta giù dolcemente le spalle e poi il tronco, come vedi nella figura qui sotto, tratta dal testo di Lowen Espansione e Integrazione del Corpo in Bioenergetica.

Le ginocchia restano sempre leggermente flesse e il peso del corpo è ben distribuito sui piedi mentre testa, collo, spalle, braccia e tronco sono abbandonati e rilassati. Le mani poggiano a terra (se possibile, altrimenti non è necessario sforzarsi, se senti dolore fermati prima).

Amplia il respiro, respirando con la bocca aperta, e inizia, dolcemente, a flettere e distendere le gambe (senza stendere completamente le ginocchia che restano sempre un po’ piegate). La pancia è rilassata e il respiro lento e profondo. Permettiti di esprimere con la voce la fatica, se questo ti aiuta a buttare fuori la tensione. Continua per uno o due minuti.

Molto lentamente, mantenendo il collo piegato e il mento verso il petto, torna in posizione di grounding. La testa è l’ultima a tornare nella posizione iniziale. Sciogli completamente la posizione e sgranchisci un po’ le gambe.

Come è andata? Hai sperimentato una sensazione di maggior radicamento al suolo e di rilassamento? Raccontami la tua esperienza.

Per approfondire:

Lowen, A., Lowen, L., Espansione e integrazione del corpo in Bioenergetica, Astrolabio