Che cos’è la Bioenergetica

L’analisi bioenergetica è una psicoterapia a mediazione corporea fondata sul concetto di identità funzionale mente-corpo: tutto quello che accade nella mente ha un risvolto sul corpo e viceversa. Centrata sulla riattivazione dei processi energetici (respirazione, movimento, sblocco delle emozioni trattenute) e sull’elaborazione di questi processi, si propone di aiutare le persone a tornare in contatto con il proprio corpo e le proprie emozioni e a godere della vita in modo consapevole.

Come ben sintetizza lo stesso Lowen:

«L’analisi bioenergetica è un approccio che integra il corpo nel processo analitico, perché il corpo è la persona. Qualunque problema presente nella personalità, quindi, si manifesta sia nell’espressione corporea che nell’espressione psicologica. Questi problemi posso essere individuati in modo accurato a partire proprio dalla motilità del corpo se si è in grado di leggerne il linguaggio. Il corpo inoltre contiene la memoria di ogni esperienza che la persona ha attraversato, pertanto è possibile leggere la biografia di una persona a partire dalla struttura dinamica del suo corpo».

Ogni esperienza vissuta, fin dalla nascita, si struttura tanto nella mente quanto nel corpo delle persone. Le emozioni che non riusciamo ad esprimere creano tensioni nel corpo che, con il tempo, possono arrivare a cronicizzarsi e diventare parte della struttura corporea e del modo di essere dell’individuo, andando a formare una struttura difensiva che in analisi bioenergetica viene definita corazza caratteriale.

Le tensioni muscolari croniche servono a non sentire quelle emozioni non concesse dall’ambiente e quindi rimosse. In altre parole, rappresentano la controparte fisica di conflitti psichici: attraverso di esse tali conflitti si strutturano nel corpo sotto forma di atteggiamenti, posture, rigidità e blocchi che determinano una restrizione del respiro e una limitazione del movimento.
Secondo Lowen, la natura primaria di tutti gli esseri umani è di essere aperti alla vita e all’amore. Nella nostra cultura, però, l’atteggiamento di difesa (la corazza, la diffidenza e la chiusura) sono diventati una seconda natura che predomina sulla prima. I mezzi che adottiamo per proteggerci dal dolore, dal rifiuto e da emozioni spiacevoli, quando si strutturano nella personalità, portano ad una limitazione della libera espressione di sé. Una persona che non respira a fondo, non si muove liberamente e non sente pienamente, reprime la sua autoespressione e limita, quindi, la sua vitalità.

Scopo della bioenergetica è, dunque, quello di aiutare l’individuo a sciogliere le tensioni muscolari ed emotive che sono di impedimento alla risoluzione di problemi esistenziali e relazionali, oltre a ostacolare la capacità di provare piacere e gioia di vivere.

Ogni tensione muscolare, rappresentando un conflitto emotivo, viene trattata a tre livelli:

1. la sua origine nell’infanzia;
2. il suo significato attuale (come il blocco agisce nel presente);
3. i suoi effetti sul corpo (in che modo limita la funzionalità complessiva della personalità);

In questo modo, possiamo tornare a quelli che sono stati i bisogni negati, le emozioni represse, i sentimenti trattenuti, che hanno permesso il formarsi e il cronicizzarsi di questi blocchi.
Il lavoro sul corpo, che consiste in specifici esercizi sulla respirazione e il movimento, si associa al lavoro sulla mente, quindi alla rielaborazione cognitiva dei vissuti e delle emozioni.

In questo modo, possiamo andare a sciogliere i blocchi sia a livello somatico che psichico e tornare alla pienezza del sentire. Questo significa tornare a sentire il piacere tanto quanto il dolore. Tutte le emozioni, infatti, devono trovare un posto nella nostra esperienza di vita e un modo funzionale di essere espresse.
Tornare in contatto con il proprio corpo è il primo passo di un lungo viaggio alla scoperta di sé stessi, del proprio sentire ed esserci nel mondo.

“Essere pieni di vita significa respirare profondamente, 
muoversi liberamente e sentire con intensità”
A. Lowen

Per prepararti all’argomento che affronteremo nel prossimo articolo ti suggerisco un piccolo esperimento da fare preferibilmente senza scarpe: alzati in piedi, stai dritto ma senza irrigidirti, porta la tua attenzione al contatto dei tuoi piedi con il pavimento. Lo percepisci? Ti senti stabile? Ci sono tensioni? Com’è il tuo respiro? Stai semplicemente in ascolto di quello che c’è, delle sensazioni che arrivano da questo contatto, senza aspettative né giudizio. 

Lo stare sulle proprie gambe, la connessione con noi stessi e la realtà che ci circonda, il nostro radicamento, è ciò che si intende per grounding, un concetto chiave, punto di partenza e di arrivo, della pratica bioenergetica.

Ti aspetto nel prossimo articolo del nostro percorso insieme per ritrovare il benessere psicofisico! Se ti va, lascia un commento qui sotto per raccontarmi come è andata questa prima breve esperienza di ascolto del tuo corpo.

Testi che ti consiglio per approfondire la bioenergetica:
Heinrich-Clauer V., Manuale di Analisi Bioenergetica (Ed. It. A cura di Cinotti N. e Filoni R.), Franco Angeli
Lowen A., Lowen L., Espansione e integrazione del corpo in bioenergetica. Manuale di esercizi pratici, Astrolabio
Lowen A., Bioenergetica, Feltrinelli
Lowen A., Arrendersi al corpo. Il processo dell’analisi bioenergetica, Astrolabio
Marchino L., Mizrahil, M., Il corpo non mente. Comprendere se stessi e gli altri per vivere meglio, Sperling & Kupfer